BIOGRAFIA
Una passione lunga una vita. Ha dedicato tutta la sua esistenza all'arte dell'immagine, trasformando un’amore infantile in una vera e propria professione. Giovanissimo collabora come operatore con la Record Film di Angio Zane di Salò (Brescia), alla realizzazione di documentari e cortometraggi didattici e industriali.
Nel 1964 si trasferisce a Roma dove lavora come fotografo sui set cinematografici di alcuni dei principali registi della Nouvelle Vague italiana come Liliana Cavani, (Francesco d'Assisi, 1966), Marco Bellocchio, (I pugni in tasca, 1965) e Tinto Brass (Nerosubianco, 1969).
Il fascino nei confronti della Città Eterna è rappresentato anche e soprattutto dalla gente comune. Ispirato dalla poesia popolare romanesca, in particolare dalle opere di Trilussa e di Giuseppe Gioacchino Belli, tra il 1964 e il 1965 realizza un ricco documentario per immagini di Trastevere, caratteristico e vivace rione della Capitale.
Una straordinaria serie di scatti che incantano Gina Lollobrigida, grande appassionata di fotografia, segnano un importante punto di svolta.
L’attrice, entusiasta del suo lavoro, prima lo sceglie come fotografo personale per alcuni dei suoi viaggi all'estero e poi apre con lui, nella Capitale, uno studio fotografico presso l'Agenzia Giornalistica Pierluigi.
È un periodo professionalmente molto proficuo che lo vede impegnato nella realizzazione di numerosi e importanti servizi di moda. In particolare, un portfolio di immagini, pubblicate sulle principali riviste nazionali e internazionali, che hanno per protagoniste le più famose attrici italiane del momento, tra cui la stessa Lollobrigida, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Rosanna Schiaffino e Ewa Aulin, ritratte insieme ai loro figli. Ormai lanciato nel mondo dell’Haute Couture, collabora con grandi atelier come Valentino, Fendi, Sorelle Fontana, Barocco, Andrè Laug, Capucci, Laura Biagiotti e molti altri.
Particolarmente apprezzato per le sue foto di beauty, instaura in quel periodo anche un lungo sodalizio con il famoso visagista Gil Cagné per Max Factor. Davanti al suo obiettivo sfilano top model del calibro di Veruschka, Benedetta Barzini, Marisa Berenson, Penelope Tree, Alberta Tiburzi e Twiggy. Gli scatti realizzati verranno pubblicati sulle pagine di Vogue America, Vogue Italia e Harper’s Bazaar.
Nel 1972 lascia Roma e si trasferisce a Milano, apre un suo studio fotografico, dove fino al termine della sua carriera lavora per le più quotate agenzie di pubblicità e collabora con i principali magazine femminili: Grazia, Amica, Annabella, Gioia, Linea Italiana, Vogue...
Fotografo di moda affermato anche a livello internazionale, i suoi lavori compaiono sulle testate più glamour del momento: Elle in Francia, Freundin e Brigitte in Germania, Woman in Spagna.
L'eredità che lascia è oggi patrimonio non solo della sua famiglia, ma anche un prezioso documento di cinquant'anni del costume e della moda Italiani, immortalati con arte, dal lucido sguardo del fotografo.
Questo sito è dedicato alla sua memoria. ​
È una Antologia delle sue opere realizzate nel periodo della sua carriera professionale negli anni 1960-70.